La pagina del week and. Arte. “Piero della Francesca-Indagine su un mito”, la mostra alla Pinacoteca di Forlì dal 13 febbraio al 26 giugno

Il complesso di San Domenico a Forlì è formato da cinque edifici: Palazzo Pasquali,Chiesa di San Giacomo Apostolo, Convento dei Domenicani, Convento degli Agostiniani e Sala Santa Caterina, nel complesso ristrutturato, dove un tempo vi si trovava un convento domenicano risalente al XIII secolo. All’interno del complesso si trova il refettorio del convento, con affreschi cinquecenteschi attribuiti a Girolamo Ugolini. Al suo interno è ospitata la Pinacoteca Civica di Forlì. Inoltre è sede di esposizioni temporanee.Tra breve questo magnifico edificio, perfettamente ristrutturato,ospiterà la grande mostra organizzata dalla Fondazione “Cassa dei risparmi di Forlì, in collaborazione con il Comune, che avrà come tema: Piero della Francesca- Indagine su un mito”. Questa rassegna si aprirà il 13 Febbraio per concludersi il 26 giugno 2016. Questo luogo, dove gli spazi sono stati adibiti e restaurati in maniera eccellente, porterà un grosso introito economico al comune Forlivese che, da quando ospita importanti mostre, (questa è l’undicesima) non ha mai sbagliato un percorso espositivo, perchè sì … la gente accorre sempre, e da ogni parte d’Italia. San Domenico, inoltre, tutela, recupera e restaura una bella fetta di “Patrimonio culturale” organizzando convegni, eventi collaterali, producendo cataloghi di grande qualità, in collaborazione con le associazioni culturali territoriali. Piero Della Francesca (Borgo San Sepolcro !415-20..!492) sarà appunto l’ospite di eccellenza. Purtroppo molte sue opere sono andate perdute,in particolare gli affreschi realizzati ad Urbino, Ferrara e Bologna, altre hanno richiesto anni di studi per attribuirgliene la paternità. I suoi quadri sono armonie di arte e geometrie infallibili, racchiudono perfezione matematica,scientifica,e una strabiliante espressività. Inoltre ospitano messaggi non sempre codificati che sono diventati, per gli studiosi di ogni epoca, sciarade da svelare, ipotizzare e risolvere, non sempre con successo.Proprio ieri sera mi sono imbattuta in un documentario di ” Rai Storia” che analizzava uno dei quadri più espressivi e meno leggibili del pittore Umbro, “La flagellazione”. Si tratta di uno dei quadri più straordinari della pittura occidentale. E’ anche definito un enigma, per secoli rimasto insoluto. Dopo innumerevoli ricerche e tentativi senza successo, la studiosa Silvia Rochey esponeva la sua tesi, come fosse una sorta di “Detective story”. La storia di questo quadro racchiuderebbe una vicenda ricca di colpi di scena, con protagonisti: Papi, Cardinali, agenti segreti, torbidi signori Rinascimentali, spie russe e grandi pittori, con al centro della tela il Cardinale Bessarione, l’ultimo grande Bizantino. Ma la teoria più inquietante è quella che rimanda allo scontro di civiltà tra Cristianesimo e Islam, (flussi e riflussi della storia?) che ebbe inizio con la caduta di Costantinopoli nel 1453.Questo quadro non viene definito unicamente “Quadro”,  ma rappresenterebbe un manifesto politico, l’ultimo tentativo per salvare e garantire la sopravvivenza della cultura Occidentale,i nsieme alla memoria storica Europea. Piero Della Francesca  è stato un grande matematico,ha scritto testi scientifici, ha applicato nelle sue tele, il rigore delle geometrie architettoniche e dato luminosita’ e esatta proporzione ad ogni elemento descritto,i nsieme alla profondità  dei contenuti che coniugano filosofia,teologia,  attualità, insieme ad un profondo studio della figura umana. In mostra, troveremo confronti tra i dipinti Rinascimentali di Piero,con artisti piu’ vicini al nostro tempo come Casorati, Lega, Signorini o Degas, ma anche Signac, Seurat o De Chavannes, incontreremo artisti del 900 come Guidi,Carrà, De Chirico, Sironi o Le Courbusier, 200 opere uniche e imperdibili dove soffermarci a riflettere su quanto “L’arte”debba trovare spazio e visibilità, non occultamento…”.

Maria Grazia Vannini.