Il Pd sempre più Balena Rosa, la Meloni spacca il centrodestra e ammonisce Berlusconi. Ma il futuro è il partito della nazione…

Se il povero Giambattista Vico fosse ancora vivo commenterebbe: ve lo avevo detto. Con la candidatura della Meloni contro Bertolaso sostenuto da Forza Italia tutto è compiuto.  Il PD si sta trasformando nella nuova DC, nella nuova Balena Rosa. Fagocitando pezzi della destra verdiniana e cosentiniana (ormai elettori a pieno titolo alle primarie e non solo) sta continuando l’operazione di riposizionamento del partito. E sta costringendo quanti rifiutano l’omologazione a portarsi ai margini dello schieramento, tanto a destra quanto a sinistra.

Questa terza (?!) repubblica somiglia sempre di più alla prima. Un grosso partito onnivoro e capace di contenere al suo interno istanze di destra e di sinistra e due estreme. Proprio come una volta ai margini della DC c’erano, da  un lato, il partito comunista e dall’altro la destra missina. Ad entrambi era precluso l’accesso alla vera stanza dei bottoni ma era sempre possibile “usarli” sia a livello locale sia concedendo ora all’uno ora all’altro quanto basta per poter continuare a “governare” senza troppi problemi.

La candidatura della Meloni (che pure prevedo non sarà il flop che molti sperano, poi vedremo se mi sono sbagliato) ha di fatto sancito la spaccatura tra una destra governativa ed una di opposizione che va a posizionarsi nel solco della corrente antieuropeista e xenofoba che sta attraversando l’ Europa da Stoccolma a Parigi.

Potrebbe catalizzare molti di quelli che hanno votato Grillo e che vedono il loro movimento essersi condannato da solo all’impotenza e all’irrilevanza politica.

La spaccatura del centro destra è la vera novità del momento ed il capolavoro di Renzi. La sinistra invece, che ama sempre portarsi avanti col lavoro, è già spaccata da un pezzo e stenta a trovare un’identità non avendo a disposizione la ricetta populista e antipolitica a cui la nuova destra può attingere a piene mani.

Se le estreme si posizioneranno fuori da ogni area di governo Renzi avrà mano libera per fare e disfare qualsiasi politica che solo un paio d’anni fa sarebbe etichettata di destra.

L’Insistenza di Berlusconi nell’appoggiare un candidato sicuramente perdente come Bertolaso a Roma la dice lunga su quale campo abbia scelto il cavaliere. Novello padre della patria benedice il nascente Partito della Nazione.

E’ vecchio e stanco e vorrebbe lasciare sia la politica che le aziende alla gestione dei figli ma vuole stare tranquillo e lasciare tutte le cose a posto senza sorprese da parte di nessuno.

Molti pensano che questo ritiro graduale sia stato concordato in un Nazareno segreto con il nuovo leader trionfante. Il sospetto non è infondato ma tale rimane in mancanza di prove.

Resta però la coerenza di certe scelte e certi comportamenti.

Forza Italia ed il PD sono alla vigilia di una scissione e tanto Renzi quanto il cavaliere non attendono altro.

Forse solo questo potrebbe spiegare la ridicola inazione della sinistra dem umiliata ogni giorno ma ancorata al partito come un’ostrica allo scoglio.

A destra non sono al governo e non hanno nulla da perdere. E stanno accelerando la scissione.

I tempi non sono brevi ma a questo arriveremo prima o poi. E allora il centro sinistra tornerà a governarci per i prossimi vent’anni. L’inamovibile Balena Rosa ingoierà tutto quello che si troverà davanti e sputerà quello che non può digerire.

Niente di nuovo sotto il sole, commenterebbe il Qoelet. Ed in questo triste paese è la regola non l’eccezione.

Gianvittorio Musante