Brogli napoletani? Cose da (giovani) turchi alle primarie pd. Interviene la Procura, tutto a posto per la Serracchiani. Bassolino:”Disgustoso”

“Se davano zeppole invece che euro era meglio”. Prova a sdrammatizzare Vincenzo De Luca, a modo suo; ma la situazione del Pd a Napoli  è quella che è.   Quella che si legge  sui giornali, si vede e si ascolta  in tv, e  poi soprattutto quel video di fanpage .it  che gira da ieri pomeriggio sugli euro distribuiti  dinanzi ad alcuni seggi per far votare la Valente e quelle imposizioni:” hai capito-dice il losco figuro- devi votare la Valente, chesta ccà, ‘a femmina: gli altri non li pensare, Bassolino no, chesta”. Ed indica  il nome della Valente. E poi si vedono questi euro che passano di mano in mano. Che storia triste questo deja vu, questo già visto nel 2011  quando  arrivarono i cinesi ai seggi e finì con l’annullamento dei risultati, guerra tra Andrea Cozzolino e Umberto Ranieri e candidatura del povero e onesto  prefetto Morcone che nessuno conosceva. Il finale si sa. Ballottaggio De Magistris-Lettieri e vittoria dell’attuale sindaco.  Ora si teme la stessa cosa: dopo cinque anni le stesse “iacovelle” ma questa volta i cinesi non c’entrano, semmai i turchi, i giovani turchi, la giovane turca: Valeria Valente che ha stravinto proprio nei  quartieri dove c’è’ stata la distribuzione degli euro e soprattutto dove i capibastone hanno imposto la loro candidata: su tutti primeggia a Barra Antonio Borriello. Sul quale ora circola la battuta :”elettore fai da te? No Borriello, ahiahiahi!”. Quel Borriello che ha raccolto i voti per la candidatura di Bassolino,  ma che poi si è girato dall’altra parte. In queste cose ci sta la manina di Andrea Cozzolino: altro capolavoro di coerenza. Ma questa è cronaca, di cui i napoletani sono stanchi ed i militanti onesti, la stragrande maggioranza del Pd e gli elettori  perbene del centrosinistra, non ne vogliono neanche più sapere. Dai sostenitori di Bassolino, fatto fuori  per un pugno di voti,  si chiede a gran voce al presidente “o ricorso”, ma tanti chiedono di chiudere i ponti con questo partito  che ormai a Napoli, tra correnti e currentelle è completamente bruciato,  e di presentare una lista civica. E’ evidente che,  dopo quel filmato, non esistono più le condizioni neanche per tentare un sostegno alla Valente che oggi dalle colonne de “Il Mattino”, spietato contro il Pd, prova a tendere la mano a Bassolino che però risponde:” chi mi ha sostenuto non la voterà'” e poi finalmente( il che vuol dire che ci ha pensato bene su) poco prima delle 14 lancia un post inequivocabile:” disgustato”. Le altre parole sono di contorno. Il disgusto  è la parola  chiave. Disgusto anche ” per le giustificazioni che si tenta di dare”: leggi Borriello che ha biascicato qualche parola di autoassoluzione (ed ha pure minacciato querele dimenticando l’avvertimento di Toto’: “Se ti stavi zitto era meglio”), ma forse  leggi pure Deborah Serracchiani che ha postato in due parole :” è cose ‘e niente”. La sintesi è nostra, ma chest’è

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 E no! Non è cosa ‘e niente. Lo sa bene la Valente che ancora non ha digerito lo spumante che, con grande eleganza,  ha bevuto direttamente dalla bottiglia come fanno quelli che vincono i gran premi, nella sera della sua apoteosi, diciamo cosi. Un trionfo durato  Natale e Santo Stefano.

 Probabile che stasera si deciderà ( anche sulla spinta dei social dove le dichiarazioni d’amore  al presidente si sprecano e  compare la foto del Vesuvio  con tanto di “Y love Bassolino”) se fare ricorso oppure no, ma un ricorso comporta dei rischi. A prescindere dall’esito. Il rischio maggiore è quello di sentirsi dire, per tutta la campagna elettorale: “quello poi ha vinto grazie al ricorso”.  E  sarebbe comunque una partita persa. Già i Dem a Napoli stavano inguaiati  e dati per ultimi da tutti i sondaggi. Figuriamoci ora con questo altro casino. Per capirci, “Il Mattino” ha aperto con titolone a sette colonne :”pagati per votare alle primarie”. Amen. Statte buono ‘a Maronna. E la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo. Ecco perche molti spingono affinchè Bassolino, che è vittima in questa storia,  farebbe bene a liberarsi dal simbolo ormai soffocante del partito per presentarsi con una lista civica. Sarebbe tutta un’ altra musica:  i cittadini hanno capito bene quello che c’era da capire, anche chi non lo ha votato, e non lo voterebbe mai: tradimenti, pugnalate alle spalle, isolato e attaccato da Roma, solo contro tutti. Senza sponsor. Un combattente che non poteva permettersi di uscire dalla scena solo con le assoluzioni. Troppo poco. Doveva uscire da militante per la città. Da cavallo di razza. Ed è quello che ha fatto. Ora può rientrare nel gioco. E può  anche vincere. Solo in zona Valente fingono di non capire. Nicchiano. ” O peggio surdo è chi nun vò senti’.

Emilio Magliano.

Foto dall’alto in basso: 1 passaggio di soldi alle primarie del Pd: 2 l’indicazione per chi votare data agli elettori;  3 il consigliere comunale Antonio Borriello