Viterbo. Crisi al Comune. La lunga strada dritta verso il non-voto a giugno…. Tra Michelini e Serra intanto il “disgelo” è cosa fatta…

La strada verso il non voto è costellata di incontri al vertice e di riappacificazioni umane: ieri incontro molto disteso tra Michelini e Serra, ribadita la stima reciproca, la distanza politica resta, ma i due si sono mostrati molto più disponibili al confronto reciproco:  al soviet  sposettian panunziano di nuovo conio “renziano” riunione con i setti dissidenti e  due tra i tre plenipotenziari del centrosinistra; nulla è trapelato, ma i toni più morbidi verso Michelini volano alti nell’aere…
Ormai è segnata la strada per evitare le elezioni: martedì il consiglio comunale sarà disertato dalla maggioranza, mercoledì l’incontro congiunto dei tre soliti noti alla direzione pd dove più di Michelini  si discuterà probabilmente di candidature per le prossime politiche, cui tutti e tre ambiscono. Per il Comune di Viterbo si raggiungerà l’accordo innanzitutto di non votare a giugno, poi si vedrà… Al quel punto saremo all’alba del 3 febbraio, Michelini potrebbe aspettare ancora uno due giorni e poi dimettersi avendo 20 giorni per ripensarci: arriveremo così al 26 27, oltre il termine ultimo per far dimettere il sindaco e votare in concomitanza con le altre comunali. Uno scenario d’attesa che potrebbe convenire a tutti visti  i rapporti non idilliaci esistenti nelle fila della maggioranza a Palazzo dei Priori. Semprechè un accordo più esteso tra i tre a Roma non porti gli stessi a predicare pace e serenità e a far ripartire l’azione di governo di Michelini perchè divenuta improvvisamente essenziale per lo scambio di favori tra Triarchi.

J.M.D.P.