Viterbo-Provincia. La “happy list dei 42” diventa una caso… Poco convincenti le risposte di Mazzola, cosa è successo davvero in Provincia?

Nell’articolo che troverete pubblicato in basso avrete modo di rileggere tutto quello che è successo finora nello scambio virtual-epistolare tra l’oralegale.eu e la Provincia di Viterbo, le domande e le risposte. Non invieremo ulteriori quesiti a Palazzo Gentili, ma stavolta cercheremo di capire come stanno realmente le cose: il Presidente Mazzola, che ringraziamo ancora una volta per la cortesia e la disponibilità, deve sapere che le sue risposte non hanno chiarito neanche in parte i nostri dubbi e i nostri interrogativi, anzi li ha fatti aumentare. Nel rispondere alla nostra prima domanda, incentrata sui criteri di scelta operati dalla Provincia nel compiliare la cosiddetta (da noi) “happy list” dei 42 dipendenti in sovrannumero direttamente trasferiti in Regione, il Presidente Mazzola cita la legge Del Rio e la circolare Madìa 1/2015  che non riteniamo assolutamente attinenti al nostro quesito (andateli a cercare su Internet e avrete modo di verificare che non aiutano a comprendere le motivazioni alla base delle scelte della Provincia, se poi vogliamo affrontare la materia legale noi siamo a disposizione…). Alla seconda domanda che chiedeva lumi su come fosse stato possibile trasferire un dipendente della Viabilità come Alessandro Giovagnoli, ritenuta Funzione Fondamentale per la Provincia, in Regione, Mazzola risponde così :”Il sig. Alessandro Giovagnoli ha chiesto formalmente, come altri dipendenti del resto, di essere inserito nelle liste di mobilità e dunque il suo posto in dotazione organica è stato ben volentieri assegnato ad altro personale che contestava la posizione soprannumeraria. Il suo inserimento è andato a favore di altro personale”. E qui la faccenda diventa davvero strana. La famosa “legge del Rio”, infatti, in vigore dall’8 aprile  (Legge n.56 del 7 aprile 2014 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”), ridisegna confini e competenze dell’amministrazione locale e  e determina definitivamente la situazione occupazionale. In pratica un dipendente che si trovasse a quella data a lavorare nel settore Ambiente, da allora in poi non avrebbe più potuto cambiare incarico e assessorato di riferimento. Il sindaco di Ronciglione del Pd, Alessandro Giovagnoli l’8 aprile era dipendente del settore viabilità, ritenuto “funzione fondamentale”, non avrebbe potuto essere trasferito. Il Presidente a giustificazione del tutto dichiara che fu lo stesso Giovagnoli a chiedere di essere inserito in mobilità, scambiando il suo posto con un altro lavoratore della Provincia che chiedeva di essere messo in sovrannumero. A noi non risulta che un dipendente della provincia possa chiedere di essere messo in mobilità se prima non sia apparso un avviso pubblico che consenta la cosa. A noi non risulta ugualmente che i trasferimenti possano avvenire su base volontaria  e poi lo scambio come è avvenuto, per intercessione divina? Guarda caso i due conciliavano le loro aspirazioni sic et simpliciter; ma si è trattato di una trattativa privata e come è potuta avvenire e avere successo? In base a quale normativa? Davvero la situazione qui diventa nebulosa. E non contribuisce a rischiararla la terza risposta di Mazzola riguardante il sindacalista e attivista Pd Fraticello :” Giuseppe Fraticello è stato da sempre in soprannumero in quanto addetto a funzioni non fondamentali e come le altre 57 unità verrà assorbito dalla regione Lazio, salvo diversa riassegnazione alla provincia, sulla base delle funzioni individuate dalla legge regionale in corso di approvazione. Sulla questione se Fraticello fosse o meno a conoscenza di quello che sarebbe successo non posso saperlo, pertanto la domanda non dovrebbe essere posta a me. Mi impegno al massimo, ma non ho doti di veggente”. Ricordiamo che sempre all’8 aprile 2014, data ultima per determinare anche la futura situazione occupazionale dei dipendenti della Provincia, Fraticello risulta essere unico dipendente di Arco  Latino, in sovrannumero, incardinato nel V settore; lì quindi avrebbe dovuto restare, come è stato possibile che un dipendente di Arco Latino, del settore V, in sovrannumero, sia stato trasferito direttamente in Regione? Quali le motivazioni? Anche da non veggente il signor Presidente dovrebbe essere in grado di risponderci. Anche perchè questa “happy list dei 42” è diventata un caso e noi quello che vogliamo sapere è unicamente la verità. Che cosa è successo in Provincia durante la compilazione della lista? Continueremo ad indagare, statene certi…

Pasquale Bottone