Viterbo. Moderati e riformisti. “Fioroniani” vecchi e nuovi verso le amministrative… Un po’ di comode poltrone val bene l’alleanza anche con la destra…

Quando nacque la lista civica “Moderati e riformisti” la scorsa primavera, in occasione delle provinciali, fu già chiara l’intenzione di Fioroni di rafforzare la sua corrente nel pd, fino quasi a creare un altro partito: a distanza di qualche mese è chiaro a tutti che ora il Moro-Teocon ha grosse ambizioni per quel che riguarda la conquista dell’intera tuscia alle prossime amministrative. Eppure l’operazione sembra molto irrispettosa e quasi concorrenziale nei confronti di un partito, il pd, già in difficoltà: e queste sono manovre  che non sono a costo zero, come si sa, prevedono l’assimilazione di personaggi che vengono da altri gruppi,  movimenti o partiti che ovviamente si spostano solo per convenienza, non per idealità o altro: e se rileggiamo la storia della amministrazione comunale di Viterbo degli ultimi mesi, abbiamo modo di verificare  quanto i “fioroniani acquisiti” abbiano influenzato, paralizzato e girato a loro favore l’attività di Palazzo dei Priori. L’importante è vincere, non importa come,  e conquistare il potere, questo l’obiettivo principale di questi aggregamenti neocentristi che l’onorevole di Pianoscarano ama tanto: sabato la riunione dei moderati e riformisti della Tuscia in vista delle imminenti elezioni del prossimo anno. Sorprese non poco l’adesione alla lista del Sindaco di Viterbo Michelini che, almeno per tutto la durata del  suo mandato avrebbe dovuto restare superpartes: prevedibili quelle di Tofani di Oltre le Mura e di Treta, nè sorprendente nè scontata quella di Filippo Rossi (viva viterbo) e di Moricoli (ex sinistra e libertà), non nuovi ad improvvisi salti della quaglia. Moderati e riformisti sa molto di politica delle parrocchiette, di istinto di conservazione, di vecchia politica politicante che si muove con i suoi metodi tanto conosciuti da non dover essere nemmeno ricordati: un’azione politica salvaguardata e protetta dal tatticismo e dal  navigare scaltro anche attraverso le perigliose acque che è  in realtà la  dote che l’ex democristiano puntualmente dimostra di possedere. Vedrete, i Moderati e Riformisti alle prossime elezioni cercheranno di conquistare quanti più comuni possibile e non disdegneranno alleanze multiformi con cascami di destra in libera uscita,  centristi ex pdl in riposizionamento, socialisti in disarmo, etc. Perchè tutto è possibile, basta che le poltrone siano comode …..

(pa.bo.)