Viterbo. Incontro con Gianluca De Dominicis: “Siamo più che pronti a governare, i viterbesi sono stanchi della vecchia politica”. I 5 stelle lanciano la sfida per le prossime comunali

Non appena un’amministrazione comunale va in crisi, a parte le polemiche ridondanti e  le lotte tra fazioni   che seguono suddette crisi, la prima cosa che ci si chiede è se esiste un’ alternativa immediata per il governo della città. Di qui il rimando di ogni discorso possibile o strategia a nuove elezioni. A Viterbo, intanto, come nel resto d’ Italia, d’altronde, l’unica realtà che si pone apertamente come quella del cambiamento e dell’alternativa al sistema, è la sempre battagliera realtà del Movimento  Cinquestelle. E’ da qui che parte il nostro viaggio nel dopo-Michelini. Incontriamo il “portavoce” dei pentastellati Viterbo Gianluca De Dominicis.

• Innanzitutto la prima domanda che viene è … ma come andrà finire stavolta a Palazzo dei Priori?
• “Credo che abbiano tirato troppo la corda ed ora siano arrivati al punto di non ritorno. E’ da molto tempo che noi denunciamo che la città è allo sbando, che la giunta Michelini ha fallito le premesse, che la città deve ripartite. Ora ci sono consiglieri interni alla maggioranza che ci fanno capire che  quello che dicevamo era vero,  meglio tardi che mai; ora speriamo che ne traggano le dovute conseguenze, non vorremmo che la città finisse in uno stato d’agonia che durasse mesi, anni … il momento è giunto per chi si è reso conto della situazione  di abbandonare subito le pur comode poltrone…”.
• Quindi tocca ai 7 aventiniani del Pd …. 
• “E sì, ora non devono più solo minacciare, devono agire… non a caso noi qualche settimana fa  avevamo presentato una mozione di sfiducia contro Michelini, perchè sapevamo che non era possibile  continuare così …  Questo è il momento dei dissidenti Pd, devono sfiduciare Michelini e porre fine ad una azione amministrativa ricca solo di personalismi, di guerre intestine: guardiamo a Filippo Rossi, in questi anni ha fatto tutto quello che voleva, ora addossa la colpa al pd… lui dov’era in questo periodo, a cosa pensava, perchè ha accettato così a lungo di far parte di una maggioranza così disomogenea ed ora pontifica in quanto appartenente alla lista dei moderati e riformisti? Si parla troppo a vanvera in giro, ma poi alla fine ognuno persegue solo i propri interessi. E’ora di votare”.
• Voi siete pronti per elezioni anticipate che si svolgano entro il prossimo anno? 
• “Più che pronti, in questi mesi abbiamo anche accelerato il nostro lavoro per non farci trovare impreparati. Noi non vogliamo cambiare per non cambiare, sbandierare il nuovo mettendo in piazza il vecchio, noi vogliamo che questa città sia governata nel vero senso della parola, solo questo. Il  nostro programma sarà impostato su cose pratiche, da fare subito. Un nuovo metodo di fare politica chiaro, comprensibile per tutti i cittadini per noi è possibile e lotteremo per questo: per aiutare i più deboli, favorire una rinascita culturale a cui tutti debbano aver modo di partecipare, valorizzare ad ogni livello la città, archiviare troppi anni di oscurantismo. Aspettiamo solo l’occasione per provarci, l’unica cosa che promettiamo è che ce la metteremmo tutta”.
• Viterbo, a suo avviso, è pronta al cambiamento?    
• “Credo proprio di sì, la città è scossa da troppi problemi, ha voglia di concretezza, le vecchie logiche della politica non sono più in grado di risolvere il dramma occupazionale e tanto altro, penso che anche i viterbesi siano entrati nell’ordine di idee che il cambiamento non è una parola vuota, ma una necessità. Da anni ormai incontriamo gente che non ce la fa più, che non sempre ha il coraggio di dirlo pubblicamente, ma è in grossa difficoltà, anche i commercianti, le imprese, le associazioni senza più punti di riferimento. Siamo consapevoli in questi anni di aver fatto opposizione, ma propositiva, facendo in modo che parecchie nostre idee fossero accolte dalla maggioranza al Comune, pur avendo solo un consigliere, figuriamoci ne avessimo avuti tre o quattro… ma ora tocca a noi, se i viterbesi decideranno di darci fiducia, siamo più che pronti, stiano tranquilli..”.

Pasquale Bottone