Viterbo. Furti, prostituzione, atti vandalici, teppismo. Centro storico off limits fra degrado, sporcizia ed emarginazione

Se ne parla da anni come di un problema che si fa poco o nulla per risolvere: ma ora, quella del centro storico è diventata una vera e propria emergenza. Come altrimenti definire quello che sta succedendo, ad esempio, tra Via San Pietro e via Cardinale La Fontaine ultimamente? Violenza in aumento con gruppi di ubriachi all’assalto dei passanti (con bottiglie di vetro spesso come arma), prostituzione molto visibile, furti (in alto le foto di due esercizi commerciali derubati di recente)  e atti vandalici, buche sempre più pericolose nelle strade: come se la zona intera fosse abbandonata al proprio destino, all’incuria e non ci fosse interesse da parte di nessuno a migliorare la situazione. Si può tranquillamente aggiungere che passeggiare nella controra o a tarda sera diventa sempre meno sicuro ed il quadro della situazione risulterà crediamo abbastanza completo: il tutto senza che ci sia un intervento deciso da parte della amministrazione per ridare vita a luoghi della memoria che stanno diventando i luoghi dell’emarginazione, della sofferenza ed anche della malavita. Ormai sembra chiaro che manca la volontà di rivalutare il cuore di Viterbo: l’interesse della politica e della classe dirigente cittadina è rivolto altrove, alle nuove costruzioni fuori le mura, al business dei centri commerciali e dei fast food. Anche se la stessa politica è prontissima all’occasione a magnificare presunti flussi turistici record, innalzando solo quando le conviene Viterbo a città dell’arte e della cultura e lasciando che nella quotidianità la stessa diventi sempre di più città del degrado e dell’emarginazione.