Viterbo-Consiglio Comunale. Michelini e il mancato bagno di umiltà. Legge un testo già scritto e archivia il dissenso, ma delude tutti

Abbiamo già ieri raccontato in diretta il consiglio comunale incentrato sulla mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 stelle e da parte dell’opposizione: abbiamo già parlato dell’assoluta povertà di contenuti che ha caratterizzato la seduta, del livello davvero infimo di molti interventi, del rimando immediato a scuole serali di riparazione che molti consiglieri avrebbero meritato. Effetti della cattiva politica, della spartizione clientelare, dei pacchetti di voto già confezionati che decidono le candidature a Palazzo. Una situazione al momento tragica, che solo un profondo rinnovamento qualitativo dell’intera classe politica cittadina potrebbe risolvere in meglio. Ciò che ci ha davvero sorpreso, comunque, e non in positivo, è stato il discorso finale prima del voto di Michelini. Ci saremmo aspettati che dinanzi ad una mozione di sfiducia presentata contro di lui ed in primis da un movimento che ha un forte radicamento popolare e da consiglieri fino a poco fa suoi alleati, il primo cittadino avesse  un atteggiamento di maggiore umiltà, instaurasse un dialogo più vero e sincero con i suoi oppositori, come un vero leader deve saper fare: un sindaco -ingegnere in qualche modo dispiaciuto per quanto successo, desideroso di ritrovare la considerazione di chi lo contesta. Invece abbiamo assistito al “triste show in playback” (la lettura di un testo scritto, niente di improvvisato a braccio) che ci ha restituito l’idea di un uomo e di un politico presentuoso ed autoconvinto di aver sempre ragione a priori, che sfugge il confronto persino con i suoi colleghi d’assemblea e sbriga la faccenda in fretta, senza la minima partecipazione emotiva. In molti ieri  durante la pubblica discussione hanno santificato la bontà, la signorilità di Michelini: non saremo certo  noi a metterla in dubbio, ma una “brava persona”, timorata di Dio tra l’altro, non dovrebbe conservare a vita il dono dell’umiltà?

(pa.bo.)