Visti al Cinema. “Una notte con la regina”, sul grande schermo una brillante commedia dedicata a Queen Elizabeth

Sarah Gadon  nel film ” Una notte con la regina” ha fatto cinematograficamente impazzire registi del calibro di Cronenberg , con la sua grazia e il suo garbo, impegnata nel remake di “Vacanze Romane”, ruolo che una volta appartenne alla indimenticabile Audrey Hepburn ,alla scoperta di una Roma con pochissime auto, che a bordo di una Lambretta sulle rive del Tevere incontrò la città eterna. Tutt’altra cosa dall’interpretazione dello stesso personaggio retto perfettamente da Helen Mirren in “The Queen”, esemplare costruzione di una monarca stanca ma inflessibile, con 50 anni di regno sulle spalle, e con tutti i dolori inespressi ed affrontati durante gli anni di reggenza. Il film prende in esame una Elisabetta giovane e già compresa nel ruolo tipico, ma gioca su quelle espressioni da eterna ingenua, che costituiscono la parodia del personaggio principesco. A 11 anni sa guidare una potente decappottabile, poco più avanti intrattiene conversazioni di alto livello, con i potenti della terra e come la Hepburn viaggia senza denaro, è sopraffatta dalla folla, non sa che su un autobus chiedono un ticket , non è in grado di prepararsi un thè, e se beve una birra intera finisce quasi sbronza. Rupert Everett interpreta la figura di Giorgio sesto, che sta elaborando il discorso alla Nazione, con l’ansia di riuscire a tenere a freno la balbuzie. E’ un padre molto umano e comprensivo che consente alle due principessine “Lilibeth” e Margaret di festeggiare la fine delle ostilità belliche la notte dell’8 maggio 1945, fuori dalle mura,dalla sorveglianza e dalla protezione del rigoroso Buckinhgham Palace. Tutto si svolge in quella notte. Il pubblico reclama il ripetersi della fiaba, perciò a un passo fuori dal controllo e dal palazzo reale, la storia prende vita. L’atmosfera è altamente retrò, è una brillante commedia, dotata della musica giusta, del look perfetto, di uno stile totalmente sofisticato e prettamente Britannico. Elisabeth durante la notte non perde la scarpina, ma la sorella, la moltitudine delle persone nei locali e per strada la sommerge, incontra il disertore Jack della Royal Air Force che naturalmente non è a conoscenza del fatto che lei sia la futura sovrana d’Inghilterra e si esprime in commenti poco edificanti sulla monarchia e sulla guerra.Tra le varie vicissitudini, le corse, la galanteria, il giovane sfonderà un cuore aperto, quello di lei,che però saprà’ mantenere la freddezza del galateo e la disciplina imparata a fondo, anche ad un passo dal “bacio”. Princess N.2 Margaret, interpretata da Bel Powlev a Trafalgar Square,  diventa la bambina nel paese dei balocchi, in una giostra di emozioni straripante di felicità incontenibile, nelle espressioni di libertà e contentezza. Ma i rintocchi della mezzanotte sono prossimi, le due ragazze evaderanno l’ordine dell’ora del rientro imposta dal padre, che verrà posticipato all’alba. Entrambe belle in abiti di chiffon rosa portano lo spettatore ad immergersi nelle brillanti commedie sfumate che furono degli degli anni 40, c’è il trionfo del sentimentalismo, come in tutte le fiabe che si rispettino,  e viene celebrato un vero e proprio atto d’amore verso una città  straordinariamente sofisticata ed esclusivamente Royal .Se vi piace il sogno è la commedia giusta, il cinema è un magnifico strumento di interazione con le emozioni latenti. Quasi per tutti….

Maria Grazia Vannini