Verso le comunali. Berlusconi a passo di corsa verso la sua Waterloo…. Cosa non si fa per l’amico Matteo

Il Ragazzo – trapela da Palazzo Chigi – è nervoso, molto nervoso. Quasi intrattabile. L’incubo del Grande Flop di primavera lo perseguita, il pensiero dell’appuntamento con le urne per scegliere nuovi sindaci e governi cittadini gli provoca frequenti emicranie. Lo spiffero raggiunge anche le stanze di Arcore. “Ghe penso mi”, tranquillizza i fedelissimi renziani il Padrone di casa. “Di quel securo il fulmine tenea dietro al baleno”… E Silvio – memore degli studi manzoniani – senza perder tempo indossa i panni di Napoleone e a passo di carica si dirige verso la Waterloo romana. Prepara la sconfitta nella speranza di sollevare l’umore del Giovane Amico di Palazzo Chigi. Va in soccorso di Matteuccio in prima persona senza ricorrere ai servigi del vecchio Denis Verdini fresco di condanna in primo grado. L’amico Denis – come vedremo – se lo giocherà su Napoli utilizzando la pattuglia locale di berlusconiani con tanto di tuta mimetica “Ala”. Ben consapevole delle difficoltà di Renzi e del Pd nella corsa verso il Campidoglio, Silvio Berlusconi, dunque, scende in campo al fianco della ex Giovane Marmotta, lo fa ampliando e aggravando la spaccatura del centrodestra e offrendo al Giovanotto di Palazzo Chigi l’agnello sacrificale di nome Guido Bertolaso. E’ il modo più sicuro per mettere fuori gioco Giorgia Meloni e lo stesso Bertolaso (i due finiranno col cannibalizzarsi a vicenda) e rendere ininfluenti Francesco Storace e Alfio Marchini, gli altri candidati di area centrodestra. Che cosa non si fa per un amico… Organizzata la sicura disfatta, a questo punto – secondo l’Immarcescibile mandrillo – il candidato piddino Roberto Giachetti dovrà vedersela soltanto con la pentastellata Virginia Raggi, un osso duro in testa nei sondaggi. Vincere non sarà facile per l’ex radicale convertito al renzismo. Ma l’Immarcescibile Silvio potrà sempre ricordare al Giovane Amico di averci provato. Certe volte basta il pensiero… Ma non è tutto. Silvio le cose quando le fa, le fa alla grande. Ed eccolo allertare e mandare in campo a Napoli i berlusconiani con la tuta mimetica di Ala, la squadra verdiniana di pronto intervento. E’ la formazione sempre pronta a scattare in soccorso del Giovanotto in caso di bisogno. Da Roma a Napoli, dunque. All’ombra del Vesuvio l’impresa per la candidata renziana Valeria Valente appare decisamente proibitiva. Ed ecco il pronto soccorso dei Verdini-boys. Appoggeranno la Valente. Accordo fatto. Passa la linea dei due fedelissimi campani dello Zio Denis, Pietro Langella e Enzo D’Anna. Ora si lavora alle candidature, spunta quella Cosimo Silvestri, ex consigliere comunale e regionale già candidato alle scorse elezioni regionali con Campania in Rete. A guidare la lista verdiniana potrebbe essere una donna. Soccorso azzurro che invece non interverrà su Milano. All’ombra della Madonnina la partita è complicata e delicata, i candidati – Beppe Sala e Stefano Parisi – sono sovrapponibili per le comuni radici culturali, entrambi con la Sinistra non hanno nulla da spartire. Due uomini che potrebbero militare nel centrodestra senza problemi. Sono divisi semplicemente perché Renzi e Berlusconi hanno affidato loro maglie teoricamente opposte. E il Cavaliere in questo caso non può cercare di truccare la contesa. Anche perché a Milano i rapporti di forza tra Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia sono ben diversi da quelli romani…

Marino Marquardt