Se la crisi italiana è soprattutto morale e politica. Considerazioni sul Paese che non funziona

Gli uomini politici sono uguali dappertutto, promettono di costruire un ponte anche dove non c’è un fiume (Nikita Sergeevič Chruščëv). Sarà perchè il periodo pasquale si sta avvicinando, che a “sorpresa” apprendiamo che il risultato di un incontro in Normandia del nostro Ministro degli esteri Gentiloni insieme a quello Francese Fabius sia approdato ad un accordo tra i due paesi, che ridefinirebbe le zone di giurisdizione e sovranità tra Italia e Francia nel Mediterraneo. Ieri sera alla trasmissione “La Gabbia” se ne sono sentite di nefandezze, da fare accapponare la pelle. E’ intervenuto Salvini che, intervistato sull’argomento, non è stato in grado di fornire spiegazioni, giustificandosi con un bel: “Forse me la sono dormita”. Ma tutti i nostri governanti dormono, non partecipano alle sedute parlamentari, sono presenti per fare ostruzionismo, o per assecondare accordi segretissimi , che vengono svelati solo a cose fatte.  Hanno svenduto pezzi di Italia, nel più totale silenzio, a favore di cosa? Non si sa! Sembra addirittura che le trattative per concedere 400.. e oltre… miglia di costa, fossero iniziate già nel 2006, quando a capo del governo c’era Romano Prodi, e un po’ alla volta i successivi incontri  avessero prodotto un testo finale, che lo scorso anno il ministro degli Esteri italiano ha firmato per tenere fede al patto stipulato in precedenza. Perciò ieri sera è scoppiata come una bomba, almeno per me, la notizia che un peschereccio ligure, alcuni mesi fa, si sarebbe diretto verso l’abituale zona di pesca, ma sia stato bloccato dalla marina francese, che salendo a bordo con cattivi modi e addirittura con una accetta, abbia sequestrato  l’imbarcazione, intimando al pescatore un dietro-front, in base al nuovo accordo, per cui la pesca non sarebbe più consentita (Il governo Francese si sarebbe scusato successivamente con il nostro). Una delle aree più pescose e necessarie alla produttività delle imprese sarde e liguri, del settore marittimo, da un momento all’altro avrebbe perso sovranità in quel braccio di mare, anzi sarebbe letteralmente scomparso dai nostri propri confini. Ora assistiamo alle proteste delle categorie interessate, e a una serie di iniziative politiche: a partire dall’interpellanza del deputato Mauro Pili, presidente della Regione per il centro-destra, ma il trattato sarà’ ratificato tra breve… purtroppo. Dunque… siamo alla frutta,dopo il pesce! I nuovi accordi Europei prevedono che aziende Cinesi importino nel nostro paese prodotti senza pagare Dazio, che le nostre imprese in sofferenza (si parla di 1000 solo in Emilia Romagna) non riescano più ad esportare in Russia prodotti frutticoli, a causa dell’embargo stabilito dagli Stati Uniti,e subìto da noi, perciò destinate a chiudere, o già fallite (ma noi siamo gli alleati,anzi gli “zerbini” delle potenze Extraeuropee e della U.E. ). Grandi risultati… complimenti! Poi.. vogliamo parlare di Sigonella? Gli Americani dalle orecchie paraboliche, decideranno quando e come colpire in Libia e noi spettatori in casa nostra saremo introdotti a nostra insaputa a combattere una battaglia forzata, inconsapevole nè invisibile, nè dolorosa. Il PIl Italiano è attestato ad un livello imbarazzante (le agenzie di rating sono in agguato), gli imprenditori che forniscono servizi allo Stato, chiedono sovvenzioni alle banche e rischiano l’insolvenza e il fallimento. Renzi con una legge approvata  aveva garantito pagamenti a 60 giorni dalla fine dei lavori,mentre in realtà gli imprenditori  attendono molti mesi prima di ricevere i compensi pattuiti delle gare d’appalto e non riuscendo a sostenere i costi e le pressioni saltano a gambe all’aria.  Equitalia continua a pretendere le sue vittime giornaliere e l’Egitto si permette di uccidere i nostri più promettenti studenti, perchè scusate la licenza …ma i nostri rappresentanti governativi non se li “caga” nessuno. Abbiamo però una ciliegina sulla torta….. Eva Klotz, la “pasionaria” altoatesina con la faccia da gelida Kapò nazista, che da quarant’anni reclama la secessione del Südtirol dall’Italia e la sua annessione all’Austria. E’ salita agli onori delle cronache, non per battaglie politiche vinte, come quella della secessione del Trentino Alto Adige, su cui ha promosso anche un referendum consultivo per l’indipendenza della regione, ma per il vitalizio che incasserà per la sua attività di consigliere provinciale e regionale, una somma corposa che le verrà corrisposta dall’odiata Roma. Lo ha spiegato il Corriere della Sera e lo ha ribadito l’intervista “inseguimento”dell’inviato della “Gabbia”. La cifra nasce in virtù della nuova legge votata dalla regione a statuto autonomo che taglia, comunque, del 20 per cento circa, un precedente introito (Spiccioli), ma le garantisce un vitalizio da sogno. Odia ferocemente l’Italia (Afferma che il parallelismo esplicito tradotto, sarebbe identico a quello tra una donna nei confronti del suo stupratore) non ne riconosce la sovranità, ma si porterà a casa una pensione faraonica di quasi un milione di euro, pagata dai contribuenti Italiani. Per l’esattezza 946mila e 175 euro…..Ho finito le parole, ma non la rabbia e il disgusto…

Maria Grazia Vannini