Ritratti. Incontro con Sergio Mario Rizzo, pensionato sordo in pensione presidente della TV Sordi di Viterbo.

Sergio Mario Rizzo, nato sano, in seguito alla contrazione della meningite diventa sordo all’età di 5 anni. In famiglia sono tutti udenti, dai genitori ai figli e nipoti, ne ha ben sei. Dopo aver lavorato come assistente amministrativo presso  un Liceo Statale della città di Viterbo, raggiunta l’età pensionabile si dedica ad una passione:  la tecnologia al servizio dell’informazione. Così fonda la TV Sordi & Lis, una piattaforma internet che gestisce da solo, all’interno della quale veicola tutte le notizie che riguardano la Comunità Sorda Nazionale e Internazionale. Una passione che richiede tempo e duro impegno ma che lo  gratifica, anche se sarebbe più contento se sapesse di poter contare su una collaborazione. La prima cosa che mi chiede quando lo intervisto è se sono interprete LIS (Lingua dei segni italiana) e se ho intenzione di collaborare alla sua TV SORDI&LIS e mi lascia l’indirizzo legale della TV SORDI & LIS info@tvsordilis.it, chiedendomi espressamente di metterlo a disposizione nell’articolo perché possa essere utilizzato come riferimento per chi avesse intenzione di collaborare. La TV per  sordi ai non addetti ai lavori, piuttosto che alle persone che ignorano questo mondo sommerso della comunità sorda, può risultare un concetto strano, e così gli chiedo:

• Come nasce l’idea di fondare una TV per sordi?

“Nasce nel 2010 dopo che mi sono pensionato. Sono l’unico responsabile e ho ideato tutto da solo, anche il progetto grafico. Mi piacerebbe avere un collaboratore. La Tv sordi & Lis ha due sedi, una a Salerno, ma la sede legale è a Viterbo dove vivo con la mia famiglia. Ho sempre avuto la passione per la tecnologia perché per le persone sorde è molto importante per comunicare. Tutto quello che faccio lo faccio per puro volontariato, io aiuto tutti”.

• Vieni da una famiglia di persone udenti, dopo aver contratto la meningite ed esser diventato sordo sei andato a studiare a Roma all’Ex Istituto Speciale per Sordi di Via Nomentana, oggi la LIS non è riconosciuta in italia, qual è il tuo pensiero a riguardo?  

“Le scuole speciali per sordi sono state utili perché insieme ai bambini sordi si impara di più. Oggi sono una persona autonoma e ricca culturalmente e ho scelto di vivere a Viterbo proprio perché mi piace la cultura degli Etruschi. Il riconoscimento della Lis non avviene in Italia perché le associazioni sono tante e non vanno d’accordo: ci sono tanti modi di vedere, chi è favorevole all’impianto cocleare, a volte non vuole il riconoscimento della LIS per esempio. La strada è lunga ed è difficile però noi lottiamo sempre”.

Grazie Sergio Mario Rizzo per la tua testimonianza, ci auguriamo che la TV dei sordi abbia sempre maggior seguito e che si possano avvicinare a questo volontariato altre persone che come te credono sia fondamentale trasmettere le informazioni alla comunità dei sordi e chissà che questo non sia motivo di inclusione degli udenti in questo mondo silenzioso.

Nadia Lisanti