Ritratti. “Chi ama il mare sarà sempre libero…”. L’amica e “collega” Valentina Spata ricorda il “sindaco pescatore” Vassallo ucciso dalla camorra

Sono trascorsi quasi sei anni da quando una raffica di piombo (7 colpi di pistola) mise fine alla vita di Angelo Vassallo (foto in alto a sinistra), il Sindaco Pescatore di Pollica ucciso, probabilmente dalla camorra, mentre tornava a casa. I suoi sicari purtroppo sono ancora latitanti ed il mandante non si sa chi è.

Ho avuto la fortuna di conoscere Angelo Vassallo, anche se per poco tempo.

Un Sindaco serio, preparato ed intelligente, Angelo, amava profondamente la sua terra e la sua comunità. Quella terra, Pollica ed il Cilento, a cui ha dedicato buona parte della sua vita da uomo e da amministratore.

Ci accomunava l’amore per il mare e per l’amicizia. “Chi ama il mare sarà sempre libero. E chi ha amici non è mai solo”. E’ vero, il mare ci rende liberi ma non sempre l’affetto degli amici e della famiglia ci fa sentire meno soli, soprattutto quando si combattono battaglie pericolose. E Angelo si sentiva solo. Ricordo quando mi disse che mandò tante lettere al Pd ma non ricevette nessuna risposta. Si sentiva abbandonato. Lo hanno abbandonato.

E’ stato l’uomo ed il politico che ha conquistato l’affetto della gente e un posto riservato nella memoria della società civile. Un amministratore esemplare della buona politica. Con il rigore ed il rispetto della legge ha contribuito a mantenere intatta la bellezza di uno dei Comuni più caratteristici del Cilento.

Viveva la politica con passione e dedizione. In mezzo alla gente, con semplicità e tanta umiltà. Il suo ufficio era il bar dove lo trovavi già alle 7 del mattino. Poi, lo incontravi per strada o al porto mentre parlava con la gente e salutava i suoi amici pescatori in partenza.

Un punto di riferimento per chi crede ancora nei valori, per chi è contaminato dalla forza della passione e dell’onestà.

Fu l’unico candidato a Sindaco ad essere rieletto tre volte consecutive,  di cui una volta con il 100% dei voti. Era presidente della Comunità del Parco nazionale del Cilento (80 comuni del Cilento) e fu anche Presidente della Comunità Montana Alento Monte Stella. Vicepresidente delle Città Slow, aderenti al manifesto dell’associazione “Slow Food”, era stato anche Presidente delle Città Slow nel mondo. Nel 2009 si è speso per promuovere la proposta d’inclusione della dieta mediterranea tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità, che è stata accolta dall’UNESCO il 16 novembre 2010, a Nairobi.

Angelo ha sempre promosso le pratiche di rispetto dell’ambiente e proprio grazie al suo impegno le acque di Pollica sono state le più premiate, negli anni, con le 5 vele della Bandiera Blu di Legambiente e Touring Club. Anche nel 2011, Pollica, è stata proclamata regina d’Italia, unica nella penisola a ricevere le prestigiose 5 vele, grazie all’eredità dell’impegno del suo Sindaco pescatore. Tra le sue opere più prestigiose ricordiamo il “Museo vivo del mare”, nella frazione di Pioppi ed il Museo della Dieta del Mediterraneo.

Ricordo anche l’interesse di Angelo per il Parco degli Iblei, un progetto ambizioso che doveva nascere a Ragusa, la mia città. Ne parlammo ma purtroppo non ebbi il tempo per poter approfondire l’argomento.

Sotto la sua guida, Pollica divenne il primo Comune in Campania per la raccolta differenziata che raggiunse il 70% grazie ad una attenta autogestione del ciclo dei rifiuti ed anche il primo Comune nel Cilento ad attivare il sistema depurativo e ottimizzare il ciclo integrato delle acque, mediante la gestione diretta degli impianti e garantendo il trattamento dei reflui urbani anche ai comuni limitrofi.

Le sue battaglie per la qualità della vita e per il rispetto dell’ambiente non tardarono a diventare una vera e propria forza di tutta la comunità locale e lo straordinario lavoro che aveva fatto a Pollica era conosciuto e celebrato anche all’estero. Quando  è morto è arrivato addirittura l’affetto di un intero paese in Cina.

Era un amministratore attento ai bisogni dei più deboli, delle persone svantaggiate. Importante la sua grande attenzione verso i diversamente abili che lo spinse ad abbattere tutte le barriere architettoniche presenti nel suo Paese.

Era un uomo giusto che sognava ad occhi aperti il riscatto sociale ed economico di una terra, la sua, spesso martoriata dalla camorra e della criminalità organizzata. Ha combattuto, con enorme coraggio una battaglia solitaria contro affaristi e interessi poco trasparenti. Ed in questa battaglia, nonostante l’incondizionato affetto di tanti amici e della sua comunità, Angelo è stato completamente lasciato solo dalle Istituzioni e dal suo stesso partito, il Partito Democratico.

La sua esemplare compiutezza non deve essere compianta ed il suo sorriso accogliente, perfetta incarnazione della grandezza della sua anima, non deve destare una scialba nostalgia.

Oggi noi dobbiamo ricordare Angelo Vassallo per il suo modo di vivere e di amministrare che dovrebbe costituire un esempio per le nuove generazioni e per chi intende fare politica per missione e non per mero interesse personale.

Valentina Spata 

Ex dirigente Regione Sicilia Pd

( foto in alto a destra)