Napoli. “Totonno” sotto assedio aspettando l’esito del ricorso al Nazareno. E poi, lista civica o nuovo movimento? “Il popolo di Bassolino” in febbrile attesa

Totonno  sotto assedio. De Luca, Velardi, qualche quotidiano che fatica sempre più a mostrarsi distaccato, i notabili del Nazareno, per non parlare delle truppe cammellate della Valente e la stessa candidata romana che ormai posteggia su ogni movimento che fa.  La riunione  dello stato maggiore  d'”o presidente”  di eri al suo quartier generale, “Fondazione Sudd”, per  una consultazione allargata su cosa fare e come andare avanti, ha agitato gli animi dei valeriani e del pd napoletano. Si passa dai toni ringhiosi del presidente della Regione che pure di ricorsi se ne intende,”deve chiedere scusa” a quelli simil- suadenti di  Claudio Velardi, da Comunicatore a Scomunicatore,  che si auspica, dopo la solita tiritera sugli assatanati che lo consigliano male, un finale a tarallucci e vino:” pigliammece ‘o cafè'”.

  A cosa si deve questa carica dei 101?  Al fatto che Bassolino, in attesa dell’esito del terzo ricorso, previsto per il 23, ricorso nazionale dall’esito assolutamente scontato, e cioè l’ennesimo “antò” lieve mane”, sta seriamente valutando l’ipotesi di una lista civica. Ma anche no. Perchè una lista civica intanto ne presuppone altre in appoggio e poi perchè tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Molto più probabile un movimento che guardi oltre giugno, che  non disperda quel patrimonio di consensi che la candidatura dell’ex sindaco ha accumulato, e che  si è materializzato visivamente nella grande manifestazione al teatro Augusteo.  Li si è visto “il popolo di Bassolino”. un popolo che lui ha ed altri no. Questo è il punto centrale.  Valeria Valente,  a prescindere dal fatto di essere stata imposta da Roma come merce di scambio offerta ai giovani turchi, cioè a Matteo Orfini e ad Andrea  Orlando, per ottenere il consenso sulla candidatura di Giachetti a Roma, ha sicuramente mostrato di avere un suo elettorato attraverso i voti ottenuti, al netto anche  del mercimonio di San Giovanni, e di qualche altro quartiere, della distribuzione degli euro, del ” vota a femmina” e tutte le tarantelle che si sono viste nel video di fanpage e che ormai sono immagini cult. Quel consenso però’ è fatto di votanti, di cittadini che sono andati lì e hanno messo una croce sulla scheda. Precedentemente una parte di loro era stata anche scarrozzata nello stesso teatro, ma con un ambaradan di apparato strombazzato alla grande e con un esito decisamente inferiore  di presenze- Ma in quel parterre, ad applaudire la candidata,  tra magliette e cappellini in stile convention americana, format nostrano” pane e puparuoli”,  c’erano elettori, nomenklatura(  con la K), amici degli amici, comprimari, figuranti e comparse. Non c’era un popolo, quello della sinistra, con una memoria, una storia, una narrazione condivisa. E chiunque,  tra giornalisti, editorialisti, commentatori, addetti ai lavori era presente a tutte e due gli eventi ha avuto modo di cogliere l’abissale differenza: i “votanti” della Valente, il “popolo” di Bassolino.

Resurrezioni

Ora  cosa temono gli avversari di Don Antonio? Temono che ascoltando buona parte della sua gente  l’ex governatore possa mettere su una lista che inevitabilmente avrebbe consensi: quanti non si sa, ma sufficienti, fossero anche pochi, ad azzerare completamente le possibilità della candidata di arrivare almeno al ballottaggio. Ma temono anche, e qui soprattutto lo teme Roma, Renzi  e i suoi pasdaran, che invece di una lista possa dar vita ad un movimento  che con un occhio guarda la gatta e con un altro frigge il pesce. Cioè un movimento, un rassembramento, un laboratorio, un movimento civico, ma non una lista, rivolto a Napoli, ma anche alle sorti del Partito nazionale che in questo momento  sta messo  che Dio lo sa e la Madonna lo vede,  con la sinistra interna che, complice il periodo pasquale respira aria di Resurrezione ed, anche se i tempi previsti sono piu dei noti tre giorni , potrebbe tornare in vita. E  sarebbe una brutta sorpresa per il cerchietto  tragi-magico che gironzola intorno al toscanello andare nel sepolcro della minoranza dem e accorgersi che Bersani Cuperlo e Speranza non ci sono piu. Tornati in vita! Ecco, pensano Che Bassolino possa contribuire a tutto ciò. Ma è cosi?  Puo’ essere, per quanto Bassolino non è il tipo da farsi tirare per la giacchetta

Lista o movimento?

Vediamo, comunque,  le due ipotesi.

 Lista civica: sarebbe non un dispetto, perchè  la ripicca non è nella cultura e nell’indole dell’uomo che ha sempre giocato per vincere e poi lo ha detto nelle conclusioni: “questi ( i valeriani ndr)  non meritano neanche un dispetto”, ma una sfida, portata avanti con caparbietà e puntiglio: questo si. Un tutto per tutto che potrebbe dare anche un buon risultato perchè i suoi sostenitori si lancerebbero con entusiasmo in  questa avventura; ma anche perche il pd a Napoli ha già perso e De magistris ha già vinto. Comunque.  Con o senza Bassolino. E dopo  quello che è accaduto è pure sepolto. Ma in politica le variabili sono legittime, e non è detto che….

  Movimento politico: non implicherebbe presentazione alle elezioni, quindi  meno complicato. E’ il suggerimento del fidatissimo parlamentare Europeo Massimo Paolucci , dalemiano: “la vita non finisce a Giugno”. Molti resterebbero delusi, ma farebbe rientrare il Nostro nel gioco politico nazionale. Con l’aiuto  di giovani capaci che pure esistono, magari ritagliandosi per sè il ruolo di padre nobile.

Tra le due ipotesi una certezza. Comunque  vada e qualunque cosa il presidente della “Fondazione Sudd ” faccia, fosse anche quello di stare fermo  e immobile, daranno la colpa a lui della mazziata che il pd  subirà.

la cazzimma

Questo lo ha capito; quello che non aveva capito, per quanto non privo di intuito, istinto e una buona dose di “sfaccimmeria”, è la  grande “cazzimma” sotto al cielo del Nazzareno.  Pensava che la sua storia potesse ancora contare in un pd che lui ha contribuito a fondare ma che  ormai lo considera corpo estraneo, e che dal primo momento ha provato ad espellerlo.

 La lista civica andava presentata subito: il 21 Novembre!

.Ora deve   muoversi con cautela, lontano da suggestioni  e da incitamenti anche in buona fede. Perchè, come ha ammonito, in privato, un suo autorevole supporter:” nun putimme fa e ricchiuni co’ o culo e Bassolino”.

Emilio Magliano