Napoli. Il ritorno di Bassolino è una pessima notizia… ma l’ex governatore può vincere… Possibile il remake di successo

Il ritorno di Bassolino, deciso a presentarsi alle primarie del PD per il candidato a sindaco di Napoli, è una pessima notizia, al di là del giudizio che si può avere dell’età bassoliniana. Bassolino, dopo la negativa esperienza da governatore della Campania, marchiata con la disastrosa gestione delle discariche dei rifiuti, che provocò un danno incalcolabile alla Regione in termini di immagine e di inquinamento dell’ambiente, avrebbe dovuto farsi da parte e considerare la sua storia politica conclusa. Invece, come se nulla fosse accaduto, trova il coraggio di rientrare nell’agone politico, mostrando anche una certa sfrontatezza e il solito piglio determinato.

In un partito sano, con delle sezioni vive, funzionanti, espressione di una larga base il tentativo non sarebbe stato possibile; e lo stesso Bassolino, da uomo avveduto e scaltro, non si sarebbe esposto certo ad una magra figura. La situazione, però, oggi è ben diversa. Il Pd campano  è in crisi: i sondaggi, pur con tutti i loro limiti, lo danno ad uno scarso 15%. Il partito, così efficiente quando si tratta di far lievitare il numero delle tessere, è in grave difficoltà. Gli scandali e gli arresti non l’hanno risparmiato. Gli organismi intermedi hanno perso rappresentatività e la sua presenza sul territorio, soprattutto in alcune zone, è quasi nulla, essendo saltato il rapporto con quelle classi popolari, un tempo il nerbo della sinistra.

A questo panorama piuttosto cupo, si deve aggiungere il fatto che una nuova classe dirigente stenta a decollare; e ai nomi di quelli che qualcuno considera le promesse del partito, si fa fatica ad associare un volto, dato il loro scarso livello di popolarità, spesso giustificato. Inutile dire che alle primarie questi giovani di belle speranze, ma senza meriti, solida preparazione e carisma, sarebbero destinati alla sconfitta; come pure qualcuno della generazione dei cinquantenni che, quando lui contava, potevano forse portargli la borsa.

Data la situazione, l’ex governatore non solo si presenta, ma rischia di avere delle concrete possibilità di vittoria, anche perché a destra c’è per ora il vuoto pneumatico. Lo stesso ex “rottamatore” Renzi si guarda bene dal porre veti al “vecchio arnese”, ben sapendo che sarebbe meglio per lui un “De Luca 2”, piuttosto  che una sconfitta a Napoli e/o a Milano. Inoltre, il Presidente del Consiglio non ha mai nascosto un’umana simpatia per l’ex sindaco che nella gestione del potere, decisionista, accentratore, disponibile con le forze centriste, gli somiglia molto.

Il remake di Bassolino, quindi, pur essendo un film che piace a pochi, quasi un horror, potrebbe risultare un’operazione sensata dal punto di vista elettorale, ma che decreterebbe, qualora ce ne fosse ancora bisogno, lo stato di calamità per il Pd campano e, più in generale, della politica nella Regione.

Alfredo Capozzi