Napoli. “Bonavitacola? L’ho portato io!” Esplode un nuovo scandalo per De Luca. Storia di schede e tessere false durante la segreteria Bersani

‘Nu poco sfurtunatella  Valeria Valente, la competitor di Antonio Bassolino alle primarie del pd. Nello stesso giorno in cui si incontra con il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, viene fuori un altro scandalo che coinvolge il governatore sceriffo. I fatti ormai sono noti anche per il grande risalto dato dalla stampa.” Il fatto” ci ha dedicato l’apertura e” il Mattino” ben due pagine con richiamo in prima. Dunque è successo questo:  nelle primarie del 2012 a Salerno per decidere i candidati alle politiche, quando il segretario nazionale era ancora Bersani, si sono fatte carte false, o meglio schede false per portare avanti il braccio destro di De Luca, Fulvio Bonavitacola.  Tutta la manfrina, il pateracchio, o “mbruoglio” ha visto protagonisti personaggi noti alla magistratura, tra cui quel Nello Mastursi, all’epoca dei fatti segretario organizzativo del partito, poi eliminato, e soprattutto  Enrico Esposito, consigliere di Nocera Inferiore ma soprattutto a capo della impresa edile  “esa Costruzioni” che ha vinto l’appalto  per i lavori in piazza della libertà a Salerno: a volte i casi della vita…

Roba delicata,  anche se queste intercettazioni telefoniche,  dialoghi raffinati  in rigoroso dialetto  campano, ” io gli ho detto, chill m’ha ditto, chill’ate  ha risposto”  “miette ‘e schede, lieve e schede” insomma, alte strategie che alla fine hanno dimostrato che il numero delle schede era superiore a quello degli elettori, anche se queste intercettazioni dicevamo, rilevanza penale non ne hanno. Se sò attaccati mani e piedi. Sapete come vanno queste cose: si intercetta per un’ inchiesta, e ne viene fuori un altra. Un po’ a strascico diciamo. Si potrebbe fare? E’ corretto? No, non si potrebbe fare: quelle intercettazioni andavano cancellate subito se non rilevanti, ma “cosa fatta capo ha”. Ora, tralasciando i particolari che non ci competono, ci sta un dato che è politico: De Luca  non ha fatto in tempo ad essere assolto da una vicenda che già si trova coinvolto in un altra. Ne uscirà anche da questa, è probabile, lui già ha sentenziato: “sò tutte palle, io devo lavorare”. Sta tutto “sfasteriato” pe’ stu fatto. E si può capire. Poi ha annunciato querele, denunce, le solite tiritere alle quali ci ha abituato. Materiale per Crozza. Di fatto ci sta sempre un  sottobosco, una retroattività, chiamiamola cosi, una sorta di cerchio magico che agisce dietro De Luca, che rende il tutto sempre opaco  ed ombroso. Torbido.  Però un secondo dato politico, forse ancora piu importante è il seguente: questi fatti sono  accaduti con la segreteria Bersani, e riguardano sempre le primarie. Per caso non sarebbe ora  di mettere mano a questo Istituto , e di pari passo con una riforma seria e rigorosa del tesseramento,  vedere di dargli delle regole certe?  In attesa della risposta, come ricaduta sulle amministrative, gli avversari del Pd ne approfittano. E a farne le spese maggiori sono i deluchiani, che a Napoli sono quelli che “portano” Valeria Valente.Un po’ di circo Barnum: riformisti, transfughi, convertiti  dal Nazzareno, misticheggianti…. Dai loro profili fb non hanno fatto in tempo ad esultare, anche un po’ troppo, per l’assoluzione a “Vicienzo” che gia devono fronteggiare quest’altra situazione. E, come abbiamo scritto all’inizio, sfortuna ha voluto che accadesse il giorno in cui la candidata “donna e madre” andasse a riferire, a fare il punto diciamo, a De Luca. Uno strano destino quello della Valente: anche il giorno della inaugurazione del suo comitato la scena se l’è presa “o sceriffo” per la sua assoluzione. Se non fossimo in periodo di unioni civili e legge Cirinnà, e Dio lo sa che tensione si palpa in giro,  saremmo tentati di consigliare alla candidata anti ed ex bassoliniana di farsi benedire da “nu prevete ricchione”. Come si dice a Napoli. Ed in giro se ne trovano. Hai voglia!

Emilio Magliano

in alto a sinistra nella foto De Luca con Bonavitacola