La Poesia arriva sui luoghi della strage: Capaci il 23 Maggio aderisce al Festival Internazionale di Poesia Palabra en el mundo

– Su quella Strada Statale 113 oggi, e se non vieni a Capaci, non puoi realizzare di cosa parlo, perché è una questione legata proprio alla geografia dei luoghi, ogni anno, vedi sfilare un Ministro degli Interni, l’anno scorso Alfano, che si ferma per quei 40 secondi simbolici di retorico silenzio, rientra nella sua auto blu, e invece di rimanere ad onorare la memoria della strage in cui persero la vita i Giudici Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e i giovanissimi agenti di scorta Rocco Dicillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro lì dove è accaduta, raggiunge il luogo in cui convenzionalmente si ricorda Giovanni Falcone…Io le chiamo le “Falconiadi”, un luogo che è attraversato da tremila telecamere ogni anno, un luogo antimemoria, perché è come se la strage di Bologna la si andasse a ricordare a Venezia, questo è ciò che rimane di un evento simbolico.-

A parlare Antonio Vassallo che dopo ventiquattro anni dal 23 Maggio 1992, con il Movimento La Prospettiva, ogni anno dedica alla memoria della strage la stessa azione civile che quella notte, richiamò lo sdegno di questi ragazzi, allora ventiquattrenni, e li spinse ad esternare subito, il dolore e la distanza dalla mafia. Nel libro “Antonino Caponnetto – I miei giorni a Palermo – Storie di Mafia e di Giustizia raccontate a Saverio Lodato” si ricorda questo movimento spontaneo di cittadini che appesero agli alberi dei cartelli, rimasti finchè il vento o la pioggia, insomma accadimenti naturali, non li portassero, senza che “i picciotti” intervenissero in altra maniera, questo lo stupore raccontato da Antonino Caponnetto al giudice Paolo Borsellino prima che morisse.
– Noi del movimento la Prospettiva – continua Antonio Vassallo – dopo sei ore da quel fatidico tragico evento, siamo rimasti, invece, sul posto, atterriti e attoniti, scioccati e disarmati, certo, ragazzi tutti, coetanei degli stessi agenti di scorta che avevano perso la vita, presi cartelli e pennarelli, siamo andati ad esternare subito il nostro sdegno, appendendo agli alberi, con lo spago che ci ritrovavamo tra le mani, i primi cartelli, a dimostrazione che erano morti ma erano vivi per noi perché la mafia non può uccidere il valore delle persone, le idee continuano a camminare, la dignità non puoi ammazzarla. E così ogni anno da allora, in silenzio, mentre tutto il mondo si concentra in un altro posto, perché lì ci sono le telecamere noi continuiamo simbolicamente a ricordare lì sul luogo della strage…Ogni anno con un tema diverso, l’altro anno erano le “vittime minori” della Mafia…Quest’anno e ti ringrazio per quest’incontro abbiamo deciso di dedicarlo alla Poesia, aderendo alla X edizione del Festival Internazionale di Poesia Palabra en el mundo.

Abbracciamo le idee di questo Festival, Giovanna Mulas e Gabriel Impaglione, sono persone di pace, insieme a tutti coloro che in questi anni hanno preso parte a questo mondo di poesia…La tua proposta Nadia, “Imbuca la Poesia…Esplode la Meraviglia” ci piace come idea per accogliervi, tutti, chi materialmente non può essere presente può contare sulla nostra disponibilità: riceveremo i vostri cartelli di poesia, e li appenderemo agli alberi, trascritti su materiale biodegradabile e per chi fosse interessato può già scrivere entro il 15 Maggio a antoniovassallo7@libero.it e/o nadia.lisanti@gmail.com e provvederemo ad appender le poesie agli alberi. Per quanti invece hanno già dimostrato interesse e sono intenzionati a mandare in ogni altra formula creativa la loro azione civile di poesia, mettiamo a disposizione l’indirizzo fisico “Movimento La Prospettiva, Via Domenico Sommariva 118, 90040 Capaci (PA), disponendo dopo il 23 Maggio di uno spazio simbolico, in cui verranno raccolte tutte le poesie non scritte su materiale biodegradabile, uno spazio che diventerà la “Bacheca della Memoria”, un invito a raggiungere Capaci per chi non ne avesse ancora fatto esperienza. Simbolicamente un luogo di pace diventa un luogo di memoria se viene attraversato dalle persone che hanno il coraggio di esprimersi, senza paura, con tutto l’impegno, in un luogo quel tratto di strada statale che tutto il mondo fu costretto a percorrere, perché rimaneva l’unico collegamento aperto dall’Aeroporto a Palermo, dopo quel fatidico attentato.

Nadia Lisanti