Il Festival Internazionale di Poesia Palabra en el Mundo-Palabra en el Mundo diventa accessibile anche alle persone sorde.

La decima edizione del Festival Internazionale di Poesia Palabra en el mundo (è cominciata sotto una buona stella e si conferma essere l’edizione più ricca di avvenimenti e florida di prospettive, oltre ogni altra aspettativa. Questo perché in anni il Festival è cresciuto, ha visto aumentare le adesioni…? No, non è solo per questo, troppo facile sarebbe individuare un criterio legato ai numeri. La decima edizione cresce perché comincia a comunicare attraverso il senso pieno della “Parola”.
Imbuca la poesia…Esplode la Meraviglia, iniziativa ideata per avvicinare i tanti silenzi dell’anima ( si legga articolo http://www.loralegale.eu/2016/04/30/la-poesia-arriva-sui-luoghi-della-strage-capaci-il-23-maggio-aderisce-al-festival-internazionale-di-poesia-palabra-en-el-mundo/ ) riceve infatti oggi, grazie alla sensibilità della sua autrice, Rita Bosco da Chieri (To) un indiscutibile valore di qualità. Il Festival si fa interprete di un silenzio che anche i lettori più fervidi, forse, non saprebbero distinguere in una poesia.
È scritta a mano, è incisa nel vissuto di una donna, una poetessa “sordomuta”, è così che si sente Rita, che ha deciso di rompere il suo silenzio e con questo gesto di pura poesia, ha affidato alla stessa e-mail comunicata per aderire all’iniziativa, la sua voce per la Pace.

Lo ha fatto con la delicatezza di chi in questo mondo spesso è messo all’angolo dal proprio stesso silenzio, un silenzio negato perché non si parla la stessa lingua o piuttosto non si è più disposti ad ascoltare l’altro. E lo ha fatto con quel senso di eleganza che appartiene a chi in questo mondo ci è inciampato con tutto il cuore e l’anima, attraverso la sofferenza, arricchendosi giorno dopo giorno, di una tessera felice della parola dignità.
È un “segno” bellissimo e meraviglioso, un messaggio audace di speranza, è la stessa carta bianca su cui misuriamo le nostre amare esistenze, quando da udenti “tacciamo” e dovremmo parlare, quando ci nascondiamo e dovremmo esternare, quando tracciamo quel velo sottile che “differenzia” il silenzio. Di fronte alla strage di Capaci, di fronte alla morte di persone innocenti, non vi è silenzio di serie A e di serie B, nel cuore di chi si indigna viaggiano le stesse parole, la stessa speranza e Rita Bosco ci ha donato la sua che ora è imbucata verso Capaci, dove troverà lo stesso cartello e le stesse persone impegnate a ricevere questo vascello di libertà. Grazie Rita Bosco e grazie a tutte le persone che in questi giorni, liberamente stanno aderendo a questa iniziativa, cogliendo il senso di azione civile che nella poesia, pensiero, segno, gesto, azione, silenzio, trova lo spazio per esprimere l’Universale.

LA MIA SPERANZA.
Sto pensando al mondo
con un’immensa tristezza
che c’è nel mio cuore.
Sto chiedendo alla gente
Perchè volete perdermi ?
Soffrite di meno
In realtà invece no
Avete paura di affrontare la vita
Per diventare Uomini.
Con la mia speranza
io e voi possiamo affrontare
a questo lungo cammino avventuroso e incerto
che si chiama VITA.
Aiutatemi e io vi aiuterò
a dare alla vita un significato
Sarà più dolce la mia speranza
sempre io e voi nell’infinito.

Rita Bosco Chieri versus Capaci
“Imbuca la poesia…Esplode la Meraviglia” 23 Maggio 2016 – Capaci
Nadia Lisanti