I miracoli di Don Peppe. E l’amica prediletta dei potentissimi Marcoccia entrò a Palazzo dei Priori… La fulminante carriera di Rafaela Saraconi

Eh sì, Raffaela Saraconi detta Lella nacque di buona famiglia e la laurea conseguì in architettura brillantemente con 110/110 guadagnandosi una onorata carriera. Ma come dicono succeda spesso nella città dei papi ebbe bisogno ad un certo punto di un sacra famiglia che ne illuminasse il cammino: la trovò nella famiglia Marcoccia e con quest’ultima si associò, mostrando il suo valore alla triade di fratelli più potente di Viterbo, ricchi e famosi e talmente generosi da concedere un loro intero palazzo alla Sanità Pubblica per un canone solo di qualche decina di milioni di euro annui (ma quanto costa un edificio, non ce l’avrebbero fatta le Asl ad edificarne uno proprio con gli stessi quattro soldi in tanti anni poi?). La Saraconi divenne una esponente di spicco del centrodestra, più volte sindaco di Valentano, fino a quando la sua parte politica non naufragò con la fine del berlusconismo. Fu allora che il premuroso Peppe la avvicinò e le disse: “Una lista civica ci sarà che purificherà le anime democristiane di destra per donare loro una nuova vita”. E fu allora che i padri premurosi Marcoccia decisero di darle una mano e per lei andarono a raccogliere voti porta a porta per le elezioni 2013 dove ella si presentò con la lista appunto Oltre le Mura, la stessa del sindaco Michelini che poi fu eletto ( ed anche egli a quei tempi imparentato coi Marcoccia che lo votarono e fecero votare generosamente). Ed eccola la Saraconi approdare a Palazzo dei Priori e diventare assessore e poi ancora assessore, ora all’urbanistica. Con la benedizione di don Peppe che la convinse poi ad entrare nei moderati e riformisti e della sacra famiglia Marcoccia che su Viterbo regna da tanti lustri e che ancora una volta  aveva così un amico, un collaboratore a Palazzo dei Priori.

Ezechiele Marcovic