I 5 stelle vanno in piazza e sbeffeggiano i 7 dissidenti “pentiti”. Purtroppo ci vorrà anche molto altro per ridare dignità alla città “violata”

Ieri sera manifestazione dei cinquestelle a Piazza del Comune: con maschera di Pinocchio al volto i pentastellati hanno chiaramente sbeffeggiato (essendo anche loro in 7- foto in alto a sinistra)) i famosi sette dissidenti della maggioranza al Comune che sembravano intenzionati a porre fine all’esperienza Michelini e che poi si sono persi per strada, tra rimandi, silenzi, riflessioni eccessive, complessi di colpa e probabili richiami dall’alto… E’ strano che questa iniziativa dei 5 stelle sia stata praticamente ignorata dagli organi di informazione, pur essendo sicuramente più originale e giustamente provocatoria: forse non vanno troppo disturbati i manovratori e i cronisti a libro paga dei politici locali hanno preferito eseguire gli ordini, come accade loro frequentemente, piuttosto che fare il loro mestiere. Però anche questa iniziativa azzeccata dei pentastellati non deve far loro pensare che la protesta vivace, la mozione di sfiducia, lo sbeffeggiamento possa raggiungere qualche risultato. C’è bisogno di molto altro: c’è  bisogno di una squadra di esperti, di tecnici che affianchi il lavoro dei pur infaticabili attivisti ed è necessario raggiungere la consapevolezza che questo sistema di diffuse corruttele non si sconfigge senza l’uso di potenti mezzi legali, il coinvolgimento di avvocati e professionisti senza macchia e senza paura. I cinquestelle troveranno moltissimi ostacoli sul loro cammino, ma non possono far altro, sono l’unica alternativa al sistema, l’unica forza che può “disinfettare” Viterbo dai tanti piccoli e grandi tentacoli del malaffare, del familismo più oppressivo, delle clientele più antiche e abusate. Purtroppo la loro presenza verbalmente o teatralmente contestataria non serve più a niente, la gente senza dignità e faccia non si sente mai ridicolizzata a sufficienza, va avanti in ogni caso per la sua tutto fuorchè retta strada. Ecco perchè dinanzi allo sfascio totale dell’etica in questa città i pentastellati non hanno che da combattere la loro battaglia a 360 gradi fino alla fine o da rinunciare, e avrebbero mille motivazioni plausibili per farlo; ma Viterbo non si può amministrare come se fosse un qualunque capoluogo, si regge su principi malsani che vanno messi alla berlina, denunciati, enfatizzati con crescente decisione. E gli unici che possono farlo al momento sono loro.

(J.M.D.P.)