Delibera dei 49 giorni. Il Comune non scongiura l’occupazione “privata” della città… Palazzo dei Priori prende tempo, ma non centra il problema… Ecco perchè …

Ci siamo occupati più volte negli ultimi giorni della delibera “fantasma” del 18 febbraio scorso con cui la giunta Michelini aveva concesso le maggiori piazze e vie del centro storico cittadino per  49 giorni consecutivi alla fondazione Caffeina, dal 28 novembre al 15 gennaio, in occasione delle prossime festività natalizie. Una delibera approvata in tempi record, nonostante non fosse neanche stata presentata, con essa, una proposta completa inerente la sedicente (rassegna?) Caffeina Winter (che originalità però… l’Umbria Jazz Winter si svolge ad Orvieto da tempo immemorabile). Non si riusciva e non si riesce a capire l’urgenza di un tale provvedimento, il perchè fosse stato imposto così arbitrariamente ad una città 10 mesi prima, perchè venisse meno a tutte le più semplice regole di pari accesso alle pubbliche iniziative. Dopo le nostre proteste seguite all’interrogazione dell’attento consigliere Buzzi, il Comune ha fatto sapere che non confermerà la delibera fino all’avvenuta presentazione del programma della manifestazione(?) e che dopo l’approvazione sarà libero di revocarla a sua discrezione.  Una contromossa che impensierisce: un programma anche di eccezionale livello non può consegnare un’intera città ad una associazione quasi un anno prima e poi… eventualmente con quali criteri sarà valutato il cartellone, in base alla notorietà televisiva degli ospiti? Non possono essere questi criteri a fare da riferimento oggettivo: così come non può essere tranquillizzante sapere che una rassegna può essere sospesa o annullata in qualsiasi momento. Innanzitutto non vorremmo mai che una manifestazione una volta in fase di organizzazione fosse sospesa, non sarebbe un successo per nessuno; e poi non crediamo che una rassegna di partito, anzi di lista civica come Caffeina possa essere sospesa d’un tratto senza provocare crisi comunali. Quindi crediamo che la risposta alla delibera dei 49 giorni da parte di Palazzo dei Priori sia stata ambigua,  fumo negli occhi e niente più… Il punto di partenza della revisione di una delibera frettolosa come quella del 18 febbraio non può che essere che “una sola associazione non può occupare piazze e vie del centro storico cittadino per 49 giorni consecutivi, subaffittando a sua volta spazi per il commercio per il suo unico beneficio economico”: sarebbe mettere davvero le mani sulla città in maniera incomprensibile e assurda… Partiamo da questo assunto, per cortesia, caro Michelini…

Pasquale Bottone  

vignetta di Rosalba Falzone