Dal mondo. Spagna al voto a giugno? La risposta nelle prossime ore

Chissà se la Spagna convocherà alle urne i suoi cittadini? Se le ultime consultazioni tra i partiti politici e Re Felipe VI falliranno per accordi non raggiunti anche la Penisola Iberica dovrà avviarsi ad un possibile cambiamento, andando al voto. Oggi si concluderanno le trattative, e si saprà se la Spagna andrà al voto anticipato presumibilmente nella data del 26 giugno. Se non si avvieranno verso la formazione di un governo di unità nazionale, possibilità alquanto remota. Il partito Valenciano Compromis, un partito regionalista ma non indipendentista, ha offerto i suoi deputati per un allargamento delle forze di sinistra formato da PSOE, Izquierda Unida e Podemos. Sarebbe un vero colpo di scena se questa nuova formazione avesse la prerogativa di attuarsi per governare, ma ancora non se ne ha la certezza. Il piano programmatico della proposta di questa coalizione si articola in 30 punti di forza cari alla sinistra del paese, ben descritti in quattro pagine. Albert Rivera (un giovane Barcellonese nato nel 1979), un político spagnolo purosangue, presidente del Partito Ciudadanos del Parlamento della Catalogna, è già comparso in conferenza stampa per pronunciare un secco NO! a questo accordo,che si certifica con il nome di ” Pacto del Prado, mentre l’altro intelocutore PSOE sembra sia disponibile ad accettare un compromesso per 27 punti su 30 del programma di Compromis.(d’altra parte uno con questo nome si presta quantomeno a fare discutere, se non ad accettare un compromesso).  Se si arrivasse ad una soluzione sarebbe un bel colpo gobbo, ma a noi lo faranno sapere nel tardo pomeriggio… sempre che la Spagna non si avvii verso le consultazioni tramite le urne, in quel caso nessun compromesso ,il popolo sceglierà i suoi rappresentanti tramite il voto….

(m.g.v.)