Crisi al Comune. Ormai manca poco al lieto fine…. Cronache di un Palazzo che crolla e dei soliti politici piccoli piccoli che si divertono a giocare tra loro ..

A questo punto manca poco per l’happy end… cosa ci volete fare gente, le cose stanno così…. Non si capisce perchè una città già in crisi nera debba aspettare 60 giorni le decisioni di una politica che non decide… almeno decidesse uno se ne farebbe una ragione… invece nulla… Due mesi di schermaglie, di lotte fratricide e lotte al calor bianco sono diventate progressivamente dei lunghi interludi, degli avvicinamenti sempre meno ostili alla pace, al nulla di fatto, allo “scusateci abbiamo sbagliato”… Non si capisce perchè i 7 dissidenti si siano fatti tanto sangue acido, se se lo sono fatti per davvero, se poi l’obiettivo finale era questo. Dalla vicenda ne escono male tutti: il sindaco Michelini avrebbe dovuto fare un passo indietro, dimettersi e poi incalzare l’opposizione interna nel corso dei 20 giorni di riflessione: così avrebbe dimostrato di essere un uomo libero che se le cose non girano è sempre pronto a farsi da parte, non vive solo di pane e politica. Hanno sbagliato i 7 a non incalzarlo nel modo giusto, a non metterlo alle corde se lo ritenevano necessario, a non essere coerenti con quanto affermato e quindi sfiduciarlo fosse stato necessario  anche il notaio. Abbiamo sbagliato noi operatori dell’informazione a dare troppo spazio e considerazione ad un’operetta buffa, interpretata  da tante incolori comparse e da nessun protagonista. Hanno  sbagliato di meno i cittadini che già si aspettavano il lieto fine e in gran numero non hanno perso il sonno per questa “crisetta da bar di provincia”, da questo scialbo e triste copione interpretato dai soliti politici piccoli piccoli, che ormai antepongono la cosa privata alla cosa pubblica e che hanno poco da dare e pretendono troppo in cambio. Ha sbagliato, con tutto il rispetto, probabilmente anche la Signora Prefetto ad essere troppo comprensiva e a non mandare tutti a casa molto prima. Hanno sbagliato i Cinquestelle a dare un appuntamento lunare ieri a Palazzo dei Priori a tutto il possibile fronte antimicheliano in odore (?) di notaio, pur sapendo che mai nessuno si sarebbe presentato: e i ghigni del sindaco e dei suoi vicini che si sono beccati pubblicamente erano uno spettacolo evitabile. Il disastro è corale, è della politica di Palazzo che affonda come un Titanic assieme alla città, ma pensa di poter vivere allegramente ancora a lungo i suoi  grossi, medi o ridicoli privilegi…

(p.b.)

P.s Ho sbagliato anche io a scrivere queste righe perchè sarebbe stato meglio avessi osservato un minuto di silenzio per queste povere anime…