Cinema per il territorio. Flìpo con la Basilicata da Madrid a Roma… Incontro con il direttore creativo Nicola Bisceglia

Da poco superati i trenta anni, Nicola Bisceglia, si racconta così :”Sono un curioso, un osservatore innamorato della sua Terra, delle bellezze e delle storie che custodisce, che ha voglia di difenderla, valorizzarla e raccontarla al mondo. A chi può interessare che dopo gli studi in Relazioni Internazionali e un Master in Comunicazione, ho lavorato come autore in varie redazioni di programmi televisivi e ho ideato e seguito progetti cross-mediali, collaborando con varie agenzie di comunicazione e alcune Istituzioni?Preferisco  parlare del progetto”.

Come nasce Flìpo con la Basilicata? 

“Ho la fortuna di frequentare spesso Madrid, e qui usano molto l’espressione “flipo!” per indicare stupore, meraviglia, incanto…

Ho subito pensato che fossero le stesse sensazioni che prova chiunque, appena sbarca in Basilicata: mi è successo più volte, porto spesso amici non lucani a casa e le espressioni di meraviglia cambiano in base alle origini ma le facce affascinate si assomigliano tutte.

Per questo ho immaginato un cortometraggio che raccontasse la storia di un giovane spagnolo che riceve la notizia dell’Erasmus e, invece di Roma,  dove avrebbe voluto andare,  lo mandano a Potenza e la sua prima reazione è di stupore, ma in negativo.

Ecco Flipo nasce proprio così: dalla voglia di raccontare al mondo la Basilicata”.

Come continua questo viaggio? 

“Avevo lasciato aperto il finale proprio perché sentivo che sarebbe stato l’embrione di un progetto più articolato ed in effetti durante la produzione e la post-produzione abbiamo immaginato tutto un percorso di promozione del territorio, che va aldilà dell’audiovisivo in sé. Siamo appena partiti e speriamo che tutto vada per il meglio.

Devo dire che senza il lavoro della produttrice esecutiva, Nausicaa La Torre, molto probabilmente non staremmo a parlare di Flipo. Ho un approccio molto creativo alle cose, il suo pragmatismo ci ha portato fin qui.

Con tutto il resto del gruppo di lavoro c’è stata sintonia, colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta tutti e in particolare Valerio Sammartino, aiuto-regista e montatore, in pratica il mio braccio destro in tutte le fasi. La direzione creativa di Flìpo con la Basilicata è stata un’esperienza che mi ha fatto crescere molto, per la prima volta mi trovavo a coordinare un gruppo di 14 professionisti ed è stato senza dubbio un grande esame.

Ora andiamo avanti con più ambizioni!  Intanto vogliamo incrementare la comunicazione e le interazioni sui social, qui c’è la pagina che chiedo a tutti di seguire www.facebook.com/flipoconlabasilicata  così questo lavoro può diventare davvero una storia collettiva digitale. Ora siamo in pre-produzione per altri 7 episodi”.

Come è stato finanziato il progetto fin qui?

“I primi due episodi sono lo sviluppo del cortometraggio  risultato vincitore del “bando alla crisi” della Lucana Film Commission. Abbiamo partecipato anche all’ultima misura ed abbiamo avuto un buon riscontro, quindi, riusciremo a coprire così parte del budget.

Stiamo procedendo con alcune azioni di preparazione e stiamo per partire con il fundraising per consentire alle realtà locali di pubblicizzarsi.

A breve lanceremo l’iniziativa “porta Pedro a flipare a…” per mettere tutti nelle condizioni di dare una mano alla produzione di questa storia digitale collettiva.

Quello che verrà fuori sarà un vero e proprio progetto di economia collaborativa che vuole valorizzare e promuovere la nostra terra, le sue bellezze e i suoi frutti in giro per il mondo… Speriamo di riuscire a dare un contributo concreto a questo importantissimo scopo”.

Cosa ti lega ancora alle tue radici lucane?  

“Da un anno ho deciso di mettermi in proprio, aprire una piccola realtà di produzione e comunicazione con sede a Lavello (PZ), alle pendici del mio amato monte Vulture, non a caso la società si chiama Vulture Video, e realizzare progetti con una forte impronta europea”.

Dove hai incontrato la meraviglia lavorando in Basilicata? 

“Ho un aneddoto che mi piace raccontare e che credo possa esprimere questo sentimento. Quando abbiamo girato la scena della giostra a San Severino lucano, che trovate nel secondo episodio, tra la maestosità dei paesaggi del Pollino, siamo rimasti tutti a bocca aperta e abbiamo indugiato sulla giostra fino a sera inoltrata , perdendo la dmensione del tempo…Rischiando di fare tardi per il concerto della Krikka Reggae, che  ringrazio per averci concesso le loro canzoni che ascolto e apprezzo da quindici anni”.

Mi congedo da Nicola Bisceglia con i paesaggi che incontrano le mie stesse radici, una musica interiore mi attraversa lo sguardo e si traduce nella mia lingua. Buon viaggio Basilicata.

Nadia Lisanti