Caffeina-amministrazione Michelini… un “amore” che suscita troppe domande… E lo spauracchio di una città occupata per 49 giorni…

Dal suo insediamento, nell’estate  2013, questa giunta comunale è stata caratterizzata da numerosi conflitti d’interesse, tra i quali il più clamoroso è sicuramente quello che riguarda la rassegna Caffeina e il movimento civico Viva Viterbo.  Si parte da molto lontano, da quando fu siglato il patto elettorale tra il centrosinistra ed il suddetto movimento guidato dal direttore artistico di Caffeina appunto, Filippo Rossi, di cui fu subito avvertita la forte inopportunità; ma i politici di sinistra non ascoltarono ragioni e vollero stringere un accordo suicida con la convinzione sbagliata che solo quello  li avrebbe fatti vincere: Poi Rossi diventa addirittura immediatamente Presidente del Consiglio Comunale ed il suo fidato collega di movimento e suo legale di fiducia, l’avv. Barelli diventa addirittura assessore alla cultura; si leva qualche voce di protesta da parte delle associazioni, ma il dissenso rientra presto perchè il principale capopopolo di quel fermento trova un accordo soddisfacente con il comune che stipula una lunga convenzione con Caffeina e forse con qualche altra isolata manifestazione, non si è mai capito bene questo. Intanto Barelli viene “dimesso”  dalla cultura (ambito di cui continuerà ad interessarsi fino ad oggi a prescindere,  anche come responsabile dei grandi eventi…) e al suo posto entra (non si sa in virtù di quale competenza specifica, come al solito…) l’ex direttore di Confindustria Antonio Delli Iaconi che certo non fa nulla per risolvere il conflitto, tantopiù che Rossi, oltre ad essere consigliere comunale, diviene anche dirigente del neonato movimento moderati e riformisti ideato dall’Onorevole Fioroni che ottiene l’appoggio dell’ex giornalista per le elezioni provinciali  ed anche per il comune. La situazione non migliora, i bandi di concorso per la cultura se non vengono eliminati vengono ridotti a puri atti formali, la fondazione caffeina viene scelta addirittura per organizzare una forse non imperdibile rassegna “di fede e cultura” per il Giubileo i cui appuntamenti poi andranno in larga parte deserti ( si parla di un concorso regionale vinto, ma non si riesce mai a sapere quante associazioni culturali della Tuscia ne abbiano avuto notizia e vi abbiano partecipato). E arriviamo alla richiesta fatta al Comune da parte della Fondazione Caffeina dell’occupazione suolo per quello che riguarda le principali piazze e strade del centro storico per 49 giorni, per le prossime festività natalizie, dal 18 novembre al 15 gennaio 2017; la delibera di concessione di spazi a prescindere (i contenuti della proposta Caffeina Winter non vengono infatti esplicitati) viene firmata in gran segreto il 18 febbraio scorso, alla presenza del sindaco e dell’assessore alla cultura Delli Iaconi che non si oppongono: è il consigliere comunale Buzzi a denunciare pubblicamente la cosa e a provocare un formale dietro front di Delli Iaconi che sospende la delibera e richiede entro un mese il calendario completo della manifestazione proposta. Poi viene messa la sordina alla cosa ed ora  si aspettano sviluppi. Come ha potuto pubblicamente concedere vasti spazi pubblici una amministrazione ad una fondazione privata dieci mesi prima dell’eventuale svolgimento dell’evento, senza che il contenuto di quest’ultimo  fosse specificato? Come ha potuto farlo senza informare la cittadinanza in tempo e senza organizzare prima un bando generale per il prossimo Natale? Sono tante le domande senza risposta da anni riguardo il rapporto esistente dallo scorso 2013 tra questa amministrazione e la fondazione “privata” Caffeina, presieduta tra l’altro da un dipendente comunale…e le anomalie non finiscono qui…

Josè Maria Del Prior