Acqua. L’incomprensibile vicenda del referendum saltato. Quando l’assenza di un dirigente non è una giustificazione. Perchè Barelli e Ciorba non sono intervenuti?

Come si sa il referendum pubblico sull’acqua non si terrà quest’anno per una grave insufficienza organizzativa del Comune che, ad un’analisi attenta, non merita davvero nessuna giustificazione. Il documento relativo alla consultazione popolare doveva essere presentato sabato in consiglio comunale ed approvato entro il giorno dopo. La prassi è stata interrotta perchè il dirigente responsabile, la dottoressa Vichi, non si è presentata, perchè malata a quanto pare,  e tutto si è fermato: una cosa assurda, in quanto il dirigente Dott. Rossetti degli Affari Generali  avrebbe dovuto essere in grado di sostituirla almeno per quel che concerne la normale amministrazione. Invece neanche il dottor Rossetti era presente, anche lui a casa per motivi di salute? Perchè l’assessore competente agli Affari Generali, l’avv. Barelli non si è attivato in tempo per risolvere il grave problema? Forse che lo stato di malessere di due dirigenti potesse fermare l’iter di una consultazione popolare, senza che un intero organigramma fosse in grado di porvi rimedio? Perchè non si è imposto il Sindaco che ha dichiarato più volte di essere favorevole all’acqua pubblica? Perchè non ha svolto il suo ruolo  super partes delle istituzioni il presidente Ciorba che doveva essere in grado di rappresentare la protesta di tutto il consiglio e degli stessi cittadini presenti e di porre rimedio all’evidente disagio generale? Si è detto di tutto su queste firme per il referendum, anche che dovevano essere prima autenticate: cosa non vera perchè le firme raccolte, se accompagnate dalla trascrizione degli estremi di un documento, sono a tutti gli effetti valide e l’autenticazione può valere in un secondo momento solo per controllare a campione la regolarità del tutto. Quindi il referendum poteva intanto tranquillamente partire, perchè è rimasto impantanato in una singolare e capziosa burocrazia? Se  davvero ha rispetto dei circa  3500 cittadini che hanno manifestato la loro chiara volontà di partecipazione democratica,  Signor Sindaco Michelini, per cortesia, faccia in modo che l’iter per il referendum riprenda al più presto e ci fornisca una spiegazione ufficiale e documentata di quanto accaduto sabato. Grazie.

(J.M.D.P.)