Il discorso di San Silvestro. Mattarella spinge per un’Italia solidale che risolva il problema disoccupazione. Toni misurati da politica d’altri tempi

Primo discorso di fine anno del Presidente Mazzarella  e finalmente non solo ottimismo a profusione e messaggi tranquillizzanti quando non entusiastici sullo status quo. Mattarella ha riservato spazio e attenzione al problema della disoccupazione giovanile, dell’evasione fiscale, cercando la comunicazione diretta ed immediata con i telespettatori senza atteggiamenti, prese di posizione e modi di porsi ex cathedra.

Sarà stato anche forse troppo convinto di una ripresa renziana molto dubbia, il Presidente ha saputo usare i toni giusti, non è sembrato un normalizzatore seriale alla Napolitano, ma un uomo politico sobrio e misurato, esponente del miglior cattolicesimo democratico, uomo politico memore di  altre  stagioni meno esasperate, dove il dialogo era una priorità e aveva un senso che non si era ancora perso. “Un discorso di cuore” lo ha definito Renzi e non gli si può dare torto, resta da sperare che non diventi l’ennesimo alibi, la solita richiesta di protezione alto-istituzionale per continuare con la politica dei soli annunci.

(p.b)