Comune di Viterbo. Michelini, la delega alla Sanità e la figlia di mammà…. A Palazzo dei Priori è sempre conflitto … d’interessi

Dalla sua nascita nel 2013 l’amministrazione qualche polemica l’ha fatta scoppiare, specie sui conflitti d’interesse, polemiche bollate sempre dalla maggioranza come assurde levate di scudi su problemi inesistenti. E’ pur vero, però, che il sindaco Michelini più volte rivendicò la perfetta adesione sua e della sua giunta  alla famosa Carta di Pisa che regola appunto i suddetti “conflitti”.  Evidentemente, con tutte le cose che ha per la testa, tra una crisi di maggioranza e l’altra, deve essersi completamente  dimenticato di impegni presi e parole affidate al vento: come giustificare altrimenti la nomina fatta in questi giorni dal primo cittadino, la delega per la Sanità affidata al consigliere Martina Minchella? Una nomina sembrata da subito quanto meno  inopportuna : la Minchella altri non è, infatti, che l’adorata figliola dell’ostetrica del Belcolle Antonella Ambrosini, professionista che, come si intuisce, per qualifica e ruolo non è proprio lontanissima dal mondo della Sanità. Se aggiungiamo  a questo l’attività sindacale della Ambrosini, responsabile della Funzione Pubblica della Cgil, il quadro potrà dirsi sufficientemente completo? Era proprio necessario affidare una delega delicata come quella per la Sanità, che il più delle volte il sindaco tiene per sè, ad una figlia di cotanta madre? Probabilmente no, perchè poi la giunta Michelini non può lamentarsi delle aspre critiche che riceve. Certo la Minchella, passata da qualche tempo dalla sinistra pd ai fioroniani di strettissima osservanza, ha i santi giusti in grado di proteggerla dal male, ma non sarebbe stato il caso di farla crescere politicamente, ed in totale autonomia dalla famiglia e dai mentori,  prima di affidarle così gravose responsabilità?